
La Regione siciliana taglia 250 milioni di infrastrutture per finanziare il riarmo
Mentre le nostre strade, gli ospedali, le scuole cadono a pezzi e ogni forma di assistenza sociale viene tagliata il governo regionale siciliano di Schifani e i partiti che lo sorreggono (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Democrazia Cristiana, Movimento per l’Autonomia, Noi Moderati) tagliano infrastrutture utili ai cittadini siciliani per finanziare il piano di riarmo europeo (circa 6.800 miliardi di euro) presentato dalla Von Der Leyen e approvato dal Parlamento Europeo il 12 marzo 2025 anche con i voti di Fratelli d’Italia, di Forza Italia e del Partito Democratico (10 a favore e 11 astenuti).
Schifani & soci, con la delibera del 3 ottobre 2025, spostano 253 milioni di euro da obiettivi strategici per le nostre infrastrutture civili per finanziare infrastrutture militari.
La Delibera di Giunta n. 278/2025 del 03 ottobre 2025 approva la riprogrammazione del PR FESR Sicilia 2021-2027 secondo il nuovo regolamento europeo 2025/1914.
Tra le modifiche spicca l’introduzione di quattro nuove priorità, tra cui la più discussa: Priorità 12 – Obiettivo specifico 3.3 “Sviluppare infrastrutture di difesa resilienti, dando priorità a quelle di natura duale ovvero civile-militare) anche al fine di promuovere la mobilità militare nell’Unione, nonché rafforzare la preparazione civile.”
Le risorse in dotazione finanziaria sono:
€ 252.243.447,00 complessivi
€ 176.138.067,00 sul PR FESR
€ 76.105.380,00 su programmazione complementare (legge 178/2020).
La relazione allegata specifica che tali fondi finanziano “infrastrutture a duplice uso” (dual use) legate a:
– mobilità militare,
– basi o sistemi strategici di rilevanza nazionale, europea ed extra-europea, ma anche con “benefici alla mobilità civile e alla coesione territoriale”.
Le risorse vengono spostate da altri obiettivi del PR FESR Sicilia 2021-2027:
2.8 Mobilità urbana multimodale sostenibile (– 23 milioni)
3.1 Rete TEN-T ovvero Rete Transeuropea dei Trasporti (– 120 milioni)
3.2 Mobilità locale e regionale (– 108 milioni)
Il governo coloniale siciliano di Schifani e il governo Meloni, ancora una volta, sulla pelle del popolo siciliano e ai danni dei popoli oppressi del Mediterraneo (in primo luogo il popolo palestinese), militarizzano ulteriormente il territorio dell’isola per favorire i piani di dominio e di aggressione dell’imperialismo statunitense, di tutti i reazionari e dei suoi lacchè.
I comuni siciliani facciano sentire la loro voce contro questa ulteriore svendita del loro territorio, devono reagire protestando ufficialmente contro il Governo Regionale, mobilitando la cittadinanza contro l’uso dei fondi destinati allo sviluppo della Sicilia per preparare una guerra imperialista.
Oggi la presenza di tutte le basi militari in Sicilia è una minaccia per la pace del Mediterraneo, un attacco diretto agli interessi del popolo italiano e siciliano e un attentato alla sicurezza dell’Isola!
CHIEDIAMO:
– La chiusura delle basi militari imperialiste dall’isola (NATO e USA in testa)
– La chiusura di tutte le basi atomiche statunitensi
– Il ritiro delle truppe di occupazione statunitensi
Contro il colonialismo italiano ed internazionale!
Sosteniamo la giusta lotta dei popoli oppressi!
BASTA SOLDI PER LE GUERRE!
IL 4 NOVEMBRE NON C’È NIENTE DA FESTEGGIARE, SCENDIAMO IN PIAZZA AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE!
PIAZZA CROCI (PALERMO) ORE 17:00

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